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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Raccolta e trasporto dei rifiuti dell'Aro Canicattì-Camastra, il Tar sblocca il servizio

Un pronunciamento cautelare dei giudici amministrativi dà il via libera alla ditta aggiudicataria

Il tar sblocca l'affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti dell'Aro Canicattì-Camastra. Con bando di gara ritualmente pubblicato era stato indetto un pubblico incanto per l'affidamento del servizio di igiene urbana per un importo complessivo del servizio, della durata prevista di sette anni, pari ad oltre trenta milioni di euro.

Alla gara partecipavano la società "Ciclat Trasporti Ambiente" con sede a Ravenna e la Sea Servizi ecologici ambientali srl con sede ad Agrigento, in proprio e quale capogruppo dell'Ati con altre due ditte: Iseda srl ed Ecoin srl. Quest'ultima veniva dichiarata aggiudicataria prima in via provvisoria, successivamente in via definitiva.

Contro il provvedimento di aggiudicazione veniva proposto un ricorso giurisdizionale davanti al Tar Sicilia dalla Ciclat trasporti, con il patrocinio dell'avvocato Lucia Di Salvo, con richiesta di sospensione dell'esecutività degli atti impugnati. La società ricorrente lamentava, tra l'altro, l'incompetenza dell'organo che aveva adottato il provvedimento di aggiudicazione, nonchè la mancata esclusione della società aggiudicataria "per avere sottaciuto un errore grave nell'esercizio della propria attività professionale commesso in esecuzione di altro contratto ad evidenza pubblica".

Si costituiva in giudizio la società aggiudicataria Sea Servizi Ecologici ambientali srl, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Leonardo Cucchiara, per chiedere il rigetto del ricorso. Anche il Comune di Canicattì, rappresentato e difeso dall'avvocato Loredana Vaccaro, si è costituito in giudizio formulando analoghe richieste. In particolare gli avvocati Rubino e Cucchiara hanno replicato sostenendo che "l'adozione del provvedimento di aggiudicazione, sebbene promanante dal presidente dell'Aro, era stato fatto proprio dai Comuni di Canicattì e Camastra e, pertanto, nessun vizio di incompetenza avrebbe potuto essere configurato".

Per quanto riguarda i presunti errori gravi commessi dalla Sea nell'esercizio dell'attività professionale i difensori hanno sottolineato che a carico della propria assistita "non era stata applicata alcuna penalità per il caso di disservizi e/o ritardi esecutivi, nè, tantomeno, alcuna risoluzione di contratto per inadempimento".

I giudici della terza sezione del Tar Sicilia di Palermo (presidente Maria Cristina Quiligotti, relatore Maria Cappellano), condividendo le tesi degli avvocati Rubino, Cucchiara e Vaccaro, ha respinto la richiesta cautelare di sospensione dell'esecuzione dei provvedimenti impugnati, fissando per la trattazione nel merito del ricorso l'udienza del 13 marzo 2018.

Di conseguenza la Sea inizierà l'esecuzione del servizio.

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