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Giovedì, 25 Aprile 2024
Canicatti Canicattì

"Sparò all'ex marito della propria compagna", parte processo a pastore 33enne

Gianluca Scaccia avrebbe esploso alcuni colpi di arma da fuoco alla gamba e al torace di Vincenzo Curto

Il nuovo presidente della prima sezione penale Alfonso Malato ha trattato il procedimento nella qualità di gip ed è, quindi, incompatibile: slitta il processo a carico di Gianluca Scaccia, il trentatreenne di Canicattì fermato il 26 giugno dell'anno scorso per l'accusa di tentato omicidio, ai danni del trentunenne Vincenzo Curto, ex marito della sua nuova compagna, rimasto ferito nell’agguato. 

Il processo, che doveva iniziare questa mattina, è stato rinviato al 26 novembre per consentire agli uffici giudiziari di individuare il collegio di tre magistrati che dovrà giudicare l'imputato.

Scaccia ha sempre negato i fatti, dicendo che non era stato lui a sparare all'indirizzo dell'ex marito della propria compagna, colpito alla gamba e al torace. Una tesi sulla quale ha sempre insistito anche il suo difensore, l'avvocato Angela Porcello, che all'udienza preliminare aveva sollecitato il gup ad emettere una sentenza di non luogo a procedere. "Le dichiarazioni della vittima non sono attendibili, Scaccia - aveva aggiunto - non aveva alcun motivo per sparare a Curto e in ogni caso qual è la prova che il killer abbia sparato con l’intenzione di uccidere?".

La vittima, ad oggi, non si è costituita parte civile anche se avrà tempo per farlo fino all'apertura del dibattimento. 

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