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I netturbini incrociano le braccia, il Comune diffida le ditte a riprendere il servizio

L'amministrazione comunale ha scritto tra gli altri alla Prefettura chiedendo un intervento deciso sulla vicenda

I netturbini incrociano le braccia: scoppia la guerra tra Comune e ditte a Canicattì. Da ieri, a distanza di poco più di tre settimane dall'ultima sospensione della raccolta, la città si ritrova infatti nuovamente senza servizio di igiene ambientale. Per questo l’Amministrazione comunale ha inviato una nota di protesta alla Rti e per conoscenza al prefetto di Agrigento, al commissariato di polizia, al comando dei carabinieri, alle organizzazioni sindacali di categoria, alla commissione di garanzia sullo sciopero nei servizi essenziali  di Roma, all'ufficio di collaborazione dell'assessore regionale dell'Energia e pubblica utilità e al direttore generale del dipartimento regionale dei Rifiuti e delle Acque. 

“In sfregio alle disposizioni di legge che impongono di assicurare questi servizi essenziali nei mesi estivi – dichiara il sindaco Ettore Di Ventura – e senza alcun preavviso, la Città si trova nuovamente sotto scacco. È assolutamente inappropriata e inaccettabile tale gestione del servizio da parte delle Società e la conseguente reazione dei lavoratori, anche considerato che l’Amministrazione, nelle precedenti riunioni svoltesi nelle scorse settimane sempre per le medesime problematiche che sembra si stiano incancrenendo, si era dichiarata pronta ad applicare l'art. 30 del Codice degli Appalti che prevede la sostituzione dell'appaltante alle ditte aggiudicatarie del servizio relativamente alle spettanze dei lavoratori. Nonostante la massima disponibilità dimostrata ci ritroviamo a dover subire questa nuova insurrezione che penalizza i cittadini e soprattutto mette a rischio la salute pubblica. Non permetteremo di subire ulteriori rappresaglie per scaramucce interne tra Ditte e lavoratori".

L'Amministrazione ha diffidato le ditte a "motivare urgentemente le violazioni del contratto e si intimano a ripristinare immediatamente i servizi". L’Amministrazione, inoltre, si riserva di agire a tutela dell'Ente e dei cittadini nelle dovute sedi.

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