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"Vendevano posti di lavoro alla Regione a 15.000 euro", tre rinvii a giudizio

La Procura manda a processo i componenti di un gruppo che raggirava genitori e nonni dei disoccupati

Il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella e il pubblico ministero Antonella Pandolfi hanno disposto la citazione diretta a giudizio per tre persone accusate di falso e truffa perchè avrebbero "venduto" false assunzioni alle dipendenze della Regione Sicilia, in cambio di 15.000 euro ciascuno. Si tratta di Giuseppe Lo Brutto, 43 anni, di Canicattì; Michele Ferro, 57 anni e Giuseppa Pullara, 57 anni, entrambi di Favara.

I tre imputati (difesi dagli avvocati Diego Giarratana e Valentina Fabbrica) compariranno il 15 aprile davanti al giudice del tribunale Andrea Terranova. Almeno sette i casi riusciti fra l’aprile e il maggio del 2015. In alcune circostanze, i lavoratori sarebbero stati persino inseriti nel turno di lavoro perché il direttore del museo non aveva compreso che si trattava di una truffa. Lo Brutto, in particolare, si sarebbe finto avvocato e funzionario di una società realmente esistente che fornisce servizi a enti pubblici. Gli altri due imputati gravitavano attorno al mondo dei patronati. 

A trattare la "compravendita" sarebbero stati genitori e nonni dei disoccupati. 

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