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Maxi traffico di droga a Canicattì, ventuno rinviati a giudizio

Va avanti l'inchiesta "Brothers". L'accusa, per tutti gli imputati, è di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La decisione è del giudice dell'udienza preliminare Alfonso Malato

Raffica di rinvii a giudizio nell’inchiesta “Brothers”. I ventuno imputati, accusati di far parte del maxi traffico di droga tra Canicattì e i centri limitrofi, andranno, dunque, a processo. Lo rende noto il Giornale di Sicilia.

La decisione è del giudice dell'udienza preliminare Alfonso Malato che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Andrea Maggioni. L'accusa, per tutti gli imputati, è di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e cessione di droga. Il processo inizierà il 18 gennaio davanti al giudice monocratico Maria Alessandra Tedde.

Le indagini sono state svolte dai carabinieri della Compagnia di Canicattì, fra l'aprile del 2012 e il maggio dell'anno successivo.  “I militari – si legge sul quotidiano – hanno attivato servizi di osservazione e intercettazioni audio e video. Durante le indagini sono stati eseguiti anche alcuni fermi e arresti anche nel tentativo di ottenere delle ammissioni che, comunque, non sono arrivate ma hanno consentito ugualmente di raccogliere elementi e consolidare il quadro accusatorio. Il volume di affari del giro, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe stato particolarmente elevato”.

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