Carenza d'organico in ospedale, scongiurata la chiusura del reparto di chirurgia
Sulla vicenda è intervenuta l'Asp di Agrigento, che ha individuato in Carmelo Sciumè, primario al San Giovanni di Dio, il medico a cui affidare ad interim l'incarico
La chiusura del reparto di chirurgia dell'ospedale "Barone Lombardo" di Canicattì è stata scongiurata. Il caso si è acceso dopo la domanda di pensionamento del primario, responsabile del reparto, che è andato in ferie, lasciando scoperto il reparto, dal momento che il suo vice è in malattia.
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Sulla vicenda è intervenuta l'Asp di Agrigento, che - si legge sul quotidiano La Sicilia - ha individuato in Carmelo Sciumè, primario di chirurgia al San Giovanni di Dio, il medico a cui affidare ad interim il reparto, finché la situazione non torni alla normalità.
Sulla carenza d'organico all'ospedale di Canicattì, è intervenuto anche il deputaro regionale Gaetano Cani, componente della commissione Sanità all'Ars. "Ho informato di quello che sta accadendo in questi giorni all’ospedale di Canicattì, l’assessore alla Salute Baldo Gucciardi - ha fatto sapere in una nota - . L’assessore mi ha assicurato un suo immediato intervento e già la prossima settimana arriveranno delle novità importanti, per la chirurgia, il pronto soccorso ma anche per gli altri reparti.
"In commissione Sanità – conclude Cani - abbiamo approvato anche un atto di indirizzo per le Università chiedendo l’abolizione del numero chiuso per chi vuole iscriversi in medicina. In questi anni, purtroppo, il numero di medici è calato in maniera vertiginosa creando le criticità che ci troviamo ad affrontare giorno dopo giorno e che non riguardano soltanto l’ospedale di Canicattì ma tutte le strutture sanitarie della Sicilia. Un esempio: al Sant’Elia di Caltanissetta, per sopperire alla carenza di medici nel settore emergenza- urgenza (pronto soccorso) vengono impiegati dottori che prestano servizio nelle guardie mediche della città".