Legalità, il giornalista Borrometi fra i banchi di scuola
Il cronista minacciato dalla mafia ha incontrato gli studenti dell'istituto comprensivo "Rapisardi" di Canicattì
La legalità raccontata dai bambini dell'Istituto Comprensivo “Rapisardi” di Canicattì e dal giornalista Paolo Borrometi. Dopo Angelo Sicilia, che con i suoi pupi antimafia ha rappresentato la storia di don Puglisi e del giudice Rosario Livatino, è stata la volta del giornalista antimafia Paolo Borrometi con il suo libro “ Un morto ogni tanto”, ha partecipato al progetto "Legalità" nel giorno dell'inaugurazione dell’auditorium intitolato al giudice Saetta.
"Da diversi anni - ha commentato la dirigente scolastica Caterina Amato - il progetto occupa uno spazio didattico di rilievo nell’offerta formativa dell’Istituto. L'incontro col giornalista Borrometi, che ha subito aggressioni, numerose intimidazioni e che è costretto ad una vita blindata, è stato memorabile".
Alla manifestazione ha partecipato anche l'assessore all'Istruzione di Canicatti, Gabriella Saetta, figlia del giudice Antonino, barbaramente trucidato dalla mafia.