Confiscati beni per 250 mila euro ad un imprenditore agricolo
I funzionari dell'agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni confiscati hanno proceduto all'immissione in possesso dell'appartamento e del magazzino
L'agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha fatto l'immissione in possesso dei beni. Si tratta degli immobili confiscati all'imprenditore agricolo Mario Bartolotta, 70 anni, di Canicattì rimasto coinvolto - nel 2004 - nell'operazione denominata "Alta mafia".
"Con l'assistenza del personale del commissariato e dei militari della locale Arma dei carabinieri - scrive la Questura di Agrigento - si è proceduto allo sgombero forzoso di alcuni immobili confiscati. Si tratta di due magazzini il cui valore economico ammonta a circa 250 mila euro. Eseguite le operazioni di sgombero - prosegue la Questura - si è proceduto all'immissione in possesso dei beni da parte dei funzionari dell'agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata".
Ad essere confiscati sono stati, dunque, un magazzino ed un appartamento nei pressi di via Carlo Alberto. L'imprenditore agricolo restò in carcere per tre anni, ma è stato, poi, - e dalla Cassazione - scagionato dall'accusa di associazione mafiosa. E' stata sempre la Cassazione a confermare la confisca dei beni.