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Giovedì, 18 Aprile 2024
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“Targeting zero infezioni", prestigioso riconoscimento per il team di accessi vascolari del "Barone Lombardo"

Mauro Granata: "L’essere riconosciuti a livello nazionale rappresenta una grande soddisfazione per il lavoro svolto"

E' stato l'unico team siciliano ad aver presentato al congresso nazionale della società italiana di accessi vascolari - tenutosi a Milano - uno studio scientifico che attesta il raggiungimento dell’obiettivo del programma regionale siciliano “Targeting Zero infezioni". Si tratta del team di accessi vascolari dell’ospedale "Barone Lombardo" di Canicattì composto dagli anestesisti Vera Ruffo e Mauro Granata e dagli infermieri specialist Onofrio Sanfilippo, Pietro Napoli e Sebastiano Zummo. Il lavoro scientifico ha riscosso in sede congressuale un grande apprezzamento dagli addetti ai lavori, sia per essere stato l’unico team siciliano a presentare uno studio clinico sull’azzeramento delle infezioni correlate al posizionamento dei cateteri venosi centrali ad inserzione periferica nei pazienti oncologici in trattamento chemioterapico, sia per il raggiungimento dell’obiettivo regionale “Targeting Zero infezioni” con un tempo medio di permanenza di tali dispositivi nei 300 pazienti trattati - da settembre 2016 ad aprile 2018 - di nove mesi.

“L’essere riconosciuti a livello nazionale - ha dichiarato Mauro Granata referente aziendale Asp di Agrigento del Programma regionale per l’azzeramento delle infezioni e ideatore del progetto aziendale “Ambulatorio di accessi vascolari”- rappresenta una grande soddisfazione per il lavoro svolto dal team avendo raggiunto l’obiettivo "Zero infezioni" ed è la prova che i professionisti coinvolti hanno agito con responsabilità”.

L’ambulatorio di accessi vascolari del presidio ospedaliero di Canicattì con il relativo team si occupa della totale presa in carico del paziente che necessita il posizionamento di un catetere vascolare per infusioni che richiedono un accesso venoso centrale. I cateteri vascolari impiantati e i sistemi "Port" consentono la somministrazione della terapia endovenosa a pazienti con “scarso letto venoso” o che debbano assumere farmaci irritanti.

“La salvaguardia del letto venoso del paziente insieme alla sua presa in carico per l’esecuzione delle terapie prescritte, punta a una visione di maggiore ampiezza temporale passando ad una modalità di utilizzo basata sull’intero percorso assistenziale e sulla necessità di conservare/tutelare l’insieme dei bisogni della persona assistita, migliorando così l’accessibilità e la fruibilità da parte degli utenti del servizio Sanitario alle prestazioni di assistenza primaria ad esse collegate e garantendo una maggiore sicurezza per il paziente durante il trattamento e una maggiore autonomia per i familiari”. L’ambulatorio è dotato delle tecnologie più avanzate concernenti la procedura d’impianto e il corretto posizionamento dei cateteri vascolari ed inoltre si occupa della gestione degli stessi al fine di evitare e/o ridurre complicanze infettive e meccaniche.

L’ambulatorio è inserito nella rete Picc Italiana (www.retepicc.it) per l’inserimento e la gestione dei cateteri venosi centrali ad inserzione periferica (PICC) e centrale (PORT) “Un ringraziamento - continua Granata - và formulato al commissario dell’Asp di Agrigento Gervasio Venuti e al direttore sanitario Silvio Lo Bosco che hanno creduto e mostrato grande sensibilità nel progetto “Targeting Zero Ambulatorio Accessi Vascolari” permettendo di poter svolgere il nostro operato nel miglior modo possibile finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo". 

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